Alma R.
25 nov 20202 min
Aggiornato il: 5 gen 2022
Conosco bene il potere che un libro può esercitare su una persona. Alcuni sono in grado di farti piangere. Altri ti fanno sognare. Ci sono quelli che ti fanno scoprire mondi nuovi. Ma poi ci sono quei rari, rarissimi libri che ti scavano dentro e trovano la rabbia per le ingiustizie, che fortissima esplode. Ecco, Ragazze Rubate è in grado di fare questo. E quando lo leggi rimani scioccat*, perché realizzi che poteva toccare a te. Ragazze della nostra età. Che vengono rapite, fatte convertire all'Islam. Fatte dormire tutte ammassate in tende, come animali. Fatte cibare di una "poltiglia biancastra" (le autrici usano esattamente queste parole).
Hanno un nome. Non sono un dato. Non una statistica. Sono persone. E le persone hanno diritti. Le protagoniste sono ragazze intelligenti e forti, determinate. Ma cos'è la determinazione contro un vero e proprio esercito?
Rebecca.
Dorcas.
Monica.
Hajara.
Rifkatu.
Ruth.
Hauwa.
E molte, moltissime altre.
Fino a quando Rachel decide che non ci sta più. E che adesso si scappa.
Riusciranno, queste ragazze, a correre via e dimenticare una volta per tutte questi tragici eventi?
Io non credo che vorreste conoscere la risposta.
Un libro che apre un mondo che non ci si aspettava, e che ti fa conoscere una realtà così diversa dalla nostra, nonostante la distanza geografica non sia poi tanta. Se volete aprire gli occhi e non avete paura, leggete Ragazze Rubate.
Ragazze Rubate. Storia delle ragazze rapite da Boko Haram
Autrici: Viviana Mazza, Adobi Tricia Nwabuani
Anno di pubblicazione: Aprile 2016
Età adatta: 10-15 anni
Lunghezza: media (208 pagine)
Casa editrice: Mondadori