Pereira è un po' in sovrappeso e ha parecchi problemi di cuore, eppure, nonostante il clima dell'estate degli anni '30 in cui vive, continua a recarsi ogni giorno nella redazione del giornale dove lavora, che ospita solo lui e un'antipatica portiera. Alle spalle ha una vita tranquilla, una moglie morta e trent'anni di lavoro per la cronaca nera di un quotidiano famoso.
Vive immerso nei suoi ricordi, nel suo essere cattolico, nel fare il giornalista e nell'ignoranza di ciò che sta accadendo attorno a lui. Ma questa situazione di stallo non durerà a lungo: la sua storia si scontrerà con quella di Monteiro Rossi e della sua ragazza Marta, rivoluzionari antifascisti considerati terroristi che fanno parte della Resistenza portoghese e che scappano dalla polizia. Insomma, un tipo di persone con cui Pereira non si sarebbe mai sognato di entrare in contatto. Eppure accade.
Accade grazie ad articoli impubblicabili e passaporti falsi, grazie a prestiti mai saldati, limonate e discorsi confusionari, grazie a una buona dose di coraggio e discrezione.
È con questa nuova "amicizia" (o meglio, rapporto che punta alla sopportazione e al supporto reciproco) che Pereira inizia ad aprire gli occhi sullo scempio che sta accadendo nel mondo che lo circonda. Si accorge del suo direttore col braccio destro alzato, dei discorsi di Mussolini, della comparsa del concetto di "razza portoghese", della simpatia del suo governo nei confronti dei nazifascisti, e infine della censura.
Censura, censura ovunque: persino nel suo mediocre giornaletto del pomeriggio, dove si rassegna a pubblicare solo traduzioni di racconti ottocenteschi poco sovversivi. Ma le cose per il nostro Pereira cambieranno presto, cambierà il modo in cui vede il suo ruolo di giornalista. Non è più il semplice curatore di una rubrica letteraria, ma qualcuno che ha una voce, e che nonostante la polizia politica, le persone scomparse e gli spazi bianchi sui giornali, può dire ciò che pensa. Magari mascherandolo un po'.
La scintilla in Pereira è nata, grazie a una bella signora ebrea incontrata su un treno, a un medico filosofo, a un giovane scapestrato e a una ragazza partigiana, la scintilla è nata e nessuno può fermarla. Il nostro giornalista capisce che finché avrà potere di parola deve opporsi al sistema dittatoriale che si sta instaurando nel suo Portogallo, che finché avrà fiato in corpo deve provare a cambiare le cose. Anche a costo di perdere tutto.
Sostiene Pereira
Autore: Antonio Tabucchi
Anno di pubblicazione: 1994
Età adatta: dai 13 anni in su
Lunghezza: media (240 pagine)
Casa editrice: Feltrinelli