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New York, 1956

Aggiornamento: 13 set 2020

Racconto scritto da Viola, 11 anni

La famiglia Lee era una tipica famiglia newyorkese che viveva nella via più ospitale via di Manhattan: La Fourth Avenue. Ci abitavano le famiglie benestanti, senza contare i senza tetto che si appoggiavano su coperte di lana trovate nei cassonetti. I bambini erano felici perché avevano genitori sfondati di soldi pronti a regalare tutti gli averi ai figli maschi, in queste piccole testoline l’unica cosa che funzionava davvero è il maschilismo, della frase: “Eh, perché dovrei dividere i miei soldi profumati con i miei due figli ( in questo caso un maschio e una femmina) quando mio figlio James è maschio? Perché dovrei dare i mie averi a quella povera illusa?!” Ebbene sì, anche se non ci crederete, era così. Bè, così in tutte le case tranne appunto quella dei Lee. La loro era una famiglia normale ma solo dall’esterno, perché nella realtà nascondevano un grande segreto mantenuto nei secoli dalla loro tradizione. Ora non mi metterò a parlare di quei segreti stupidi come avere dei superpoteri, no, ma di un aspetto di segreto che ai giorni d’oggi non si potrebbe chiamare così ma precedentemente sì. La famiglia Lee era l’unica in tutta New York ad essere una famiglia Arcobaleno, ovvero era composta dall’uomo di casa: Brittany Brooke che all’età di ventotto anni si era sposata con un’altra donna di nome Constance Channel. Insieme le due avevano passato insieme ben cinque anni prima di sposarsi e ovviamente avere figli, o per meglio dire cinque figlie femmine: Audrey, Ashley, Amanda, Amber e Allison. Le bambine erano tutte state adottate all’età di sei anni, e fin da piccole si erano abituate a vedere come genitori due donne. Ogni bambina veniva da posti diversi, una dal Sud Africa, una dall’Asia, una dall’Italia, una dalle Filippine e una persino dalla Russia. Tutte quante come seconda lingua sapevano l’inglese e tutte quante erano state “ammaestrate” a non raccontare a nessuno la vera tradizione dei loro genitori. Voi leggendo queste poche e insignificanti ventisette righe vi chiederete quale sia la cosiddetta tradizione top secret... Da secoli la famiglia Lee nascondeva nelle più oscure fessure della casa un uomo. Un uomo che ogni generazione Lee cambiava. Un uomo che serviva per nascondere alle persone, ai politici maschilisti, la verità sulla famiglia Lee. Perché se avessero saputo del fatto in questione non l’avrebbero mica presa liscia!

Allora le due donne venivano aiutate dall'uomo a sembrare una famiglia ordinaria. L'uomo, generazione dopo generazione, veniva sempre chiamato Bryan Lee. Bryan faceva la spesa, accompagnava le bambine a scuola e, tornato a casa, andava nella sua stanza del seminterrato. Un giorno la loro vicina (unica anziana di tutto il quartiere) iniziò a insospettirsi perché non aveva mai sentito, nella casa, la voce di un uomo, ma solo quella di due donne con cinque bambini. Pensando che quella strana casa tramasse qualcosa, chiamò la polizia per ispezionare la casa. La polizia vide soltanto una normalissima famiglia americana con cinque figli, tutto questo finché non chiese i documenti, e lì la tradizione familiare finì.

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