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  • Immagine del redattoreSara

Ragnatele

Spider-man - un nuovo universo è un film a cartoni avvincente, travolgente e toccante. E lo so che tu, non amante dei supereroi, stai tornando alla home di Dafne. Fermati un attimo. Leggi questa recensione. E poi ne riparliamo.

A partire dalla scritta iniziale "Columbia - a Sony Company", questo film ci riserva tantissime sorprese. Insomma, non è normale vedere quella specie di donna angelo con la lampadina in mano in stile Statua della libertà glitchare e trasformarsi in una Cow Girl per poi cambiare colore e incepparsi. Vero?


Miles è un ragazzo molto originale, che ama disegnare e ascoltare la musica. Ammira Spider-Man, un supereroe che salva sempre tutti gli abitanti della sua città quando si trovano in pericolo (credo che questo lo sapeste già, ma per sicurezza lo ripeto). Ha un rapporto molto difficile con suo padre Jefferson, soprattutto dopo l'iscrizione a un college privato col quale Miles non vuole neanche avere a che fare. Il padre, inoltre, è un poliziotto che detesta Spider-Man... o forse è un po' geloso? Certo, saltellare da un palazzo all'altro attaccato a delle ragnatele può apparire leggermente contro le amate leggi che il poliziotto tende a rispettare e divulgare, ma in fondo, si sa, da quando c'è Spider-Man moltissima gente è stata salvata da morte certa. Nonostante ciò, Jefferson lo considera un'enorme minaccia per la società. Per questo tira un sospiro di sollievo quando il supereroe-Whisky-il-ragnetto muore. Già, Spider-Man muore. Ma andiamo con ordine.

Presto Miles vedrà la sua vita cambiare completamente. Per colpa di un ragno un po' particolare... Insomma, un ragno radioattivo, proprio come quello di Peter Parker!

Il ragazzo è molto stupito di quello che succede al suo corpo. Insomma, le ragnatele che escono dai polsi, la capacità di camminare a testa in giù, e... beh, sì, anche i pettorali che sembrano crescergli in una notte sola 😅. Insomma, il ragazzo sembra diventare il nuovo Spider-Man. E presto comprenderà anche le responsabilità della cosa. Perché se sei Spider-Man allora... devi salvare il mondo. Non c'è dubbio. Quel ragno radioattivo non ti ha punto così per hobby. Ok, non sappiamo ancora il motivo preciso per cui quel simpatico aracnide ha scelto proprio il ragazzo più disordinato, smemorato e addormentato di New York per diventare il salvatore dell'Universo... Ma tempo al tempo. Intanto Miles capirà l'importanza dei suoi poteri grazie a... Spider Man! Infatti, poco prima della sua morte, il supereroe riuscirà a spiegare in breve l'importanza del suo compito al ragazzo, ossia: non permettere a un energumeno di 3 metri e 85 cm di nome Kingpin di distruggere il pianeta Terra e tutti i rispettivi mondi paralleli. Ed è molto più difficile di quanto possa sembrare. (S)fortunatamente esistono davvero i già citati mondi paralleli. Vi spiego in breve.

In pratica, ogni mondo ha il suo Spider-Man/Spider-Girl/Spider-Woman/Spider-Boy a salvare i suoi abitanti. E QUESTO MILES NON LO SAPEVA. Non lo sapeva nessuno. Ok credere a un uomo che salta a testa in giù da un palazzo all'altro sparando ragnatele, ma insomma, i mondi paralleli mi sembrano un po' troppo! Eppure esistono. E Miles lo scoprirà grazie a un (s)piacevole incontro con il brutto-ma-buono Spider-Man di un mondo parallelo.

Insieme a una Spider-Girl mozzafiato sempre con la risposta pronta, una specie di maiale, una fanciulla manga spietata, un robot che non ho ancora deciso se è carino o inquietante e un Spider-Man-Noir-Anni-Venti, Miles dovrà salvare non uno, ma moltissimi mondi minacciati da una specie di esplosione nucleare causata dal temibile Kingpin e allo stesso tempo accettare una realtà dolorosa quanto vera che riguarda un suo famigliare...


In generale non amo i supereroi. Insomma, troppi muscoli, troppi superpoteri, troppi colori smaglianti, troppo perfetti. Come fa a suicidarsi Superman? Buttandosi giù dall'altissima montagna che è il suo ego. Mi piace Wonder Woman, ma Batman, Superman e tutti quei montati-da-lieto-fine li detesto. Per questo quando mia sorella (nove anni e un soprannome alquanto insolito: Martona Patatona. Vi ricorda qualcosa? 😌) mi ha pregato di vedere questo film ero alquanto dubbiosa. Ma al primo glitch della sigla Marvel mi sono appassionata. E ho capito di non essere troppo grande per i cartoni animati, né per le ragnatele e nemmeno per i supereroi.

Innumerevoli sono le volte in cui l'ho scritto in una recensione, lo so, ma questo film lo consiglio a tutti. Anche agli aracnofobici, o ai supereroifobici (termine coniato da me). Perché parla sia di chiavette USB dal potere mortale e da nemici da 3 metri e 85 cm, ma anche di come sia difficile crescere con un padre che non ti comprende, e di come sia brutto non sentirsi accettati, né dagli altri, né, di conseguenza, da se stess*, come capita a Miles. Parla di superpoteri, ma anche di autostima, e di come sia difficile guadagnarsela quando il resto del mondo ti urla che fai schifo. Un film che fa sognare, e che per 117 minuti ti immerge in un mondo assurdo ma neanche troppo... Cambia solo una squadra di Spider-People che sembrano dei sciroccati impazziti, un nemico enorme, 14.000 mondi da salvare e una buona dose di fede nel futuro. Allora, tu che odi supereroi, vieni o no 🙃?

 

Spider-Man - un nuovo Universo

Registi: Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman

Data di uscita: 2018

Età adatta: per tutta la famiglia

Durata: medio (1 ora e 57 minuti)

Lo trovi su: Netflix

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