Colpa delle stelle. Un libro emozionante, triste ma veritiero. Ironico, ma capace di spezzarti il cuore: la storia d'amore genuina di due malati terminali dove il cancro c'entra sempre.
Hazel Grace Lancaster ha 17 anni e un tumore alla tiroide che si è diffuso ai polmoni. Si riempiono sempre di fluido ed è costretta a portare in giro un carrellino che la aiuta a respirare. Conduce una vita poco normale e il liceo l'ha finito già da un pezzo: ormai va al college. Non esce quasi mai con i coetanei. Non ha una vita sociale, sta sempre a casa.
La madre, credendola depressa, la costringe a frequentare un gruppo di supporto psicologico che non migliora la situazione. Fa conoscenza con un paio di persone, ma nessuno di interessante, finché... un giorno conosce Gus.
Augustus Waters. Occhi blu, capelli scuri. Ha avuto un cancro alle ossa. Ha perso la gamba destra e ha una protesi. Ora è in remissione.
Hazel e Augustus stringono immediatamente un legame speciale e accettano di leggere i reciproci romanzi preferiti. Da quel giorno, telefonata dopo telefonata, incontro dopo incontro, impareranno a conoscersi fino in fondo.
Augustus, amante delle metafore, affascinante compagno di sventure, la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo cambia in base a come lo guardi, che non importa quanto ti resta da vivere, finchè la vita la apprezzi fino in fondo.
E che vale la pena lottare finchè c'è speranza.
Insieme vivranno avventure, delusioni, sorprese, faranno picnic, viaggi, incontri inaspettati con scrittori mezzi matti. Momenti indimeticabili.
E' una storia d' amore, di cancro, di vita e di morte.
(Augustus si infila una sigaretta in bocca) “Non ci posso credere” ho detto. “Pensi che sia figo? Oh, mio Dio, hai appena rovinato tutto.” (...) “(...) C’è sempre una hamartia, e la tua evidentemente è questa. Voglio dire, anche se AVEVI UN DANNATO CANCRO, dai soldi a una multinazionale del tabacco in cambio della possibilità di farti venire ANCORA PIÙ CANCRO. Oh, mio Dio. Lasciami solo dirti che non essere in grado di respirare sai cosa fa? SCHIFO. Che delusione. Che delusione totale.” “Non ti uccidono, se non le accendi”(…)”E non ne ho mai accesa una. E’ una metafora, sai: ti metti la cosa che uccide fra i denti, ma non le dai il potere di farlo.”.
Fidatevi, di solito non sono proprio la tipa da romanzi rosa, per dirla tutta.
Nel senso, non è proprio il mio genere normalmente.
E questo non è un libro sdolcinato che racconta di due piccioncini che si innamorano.
Aspettate - O forse sì.
Ma ti insegna anche di molto, molto di più. Perchè solo quando la vita ti sbatte la morte in faccia ti rendi conto che non hai più tempo da perdere.
L’ amore vincerà sempre e comunque su tutto, anche sulla fine.
Come tutte le vere storie d'amore, la nostra morirà con noi.
Questo libro ha una fine davvero triste, ve lo dico ora.
Nel senso, nulla di inaspettato o niente. Però è così dannatamente TRISTE dopo che ti sei affezionata ai personaggi.
Quando lo finirai -come è successo a me- probabilmente non potrai fare a meno di rimanere il resto della giornata a non pensare ad altro e a deprimerti sempre di più perchè NON. PUO. FINIRE. COSI'. Insomma.
Ma lasciatevi dire questo, nonostante la scelta - francamente- terribile nei nomi dei personaggi e la depressione e la storia degli scrittori mezzi matti e i picnic e compagnia bella...
Vale la pena leggerlo. Perchè - oh - mi ha aperto gli occhi. Spezzato il cuore. Mi ha fatto ridere, piangere e tornare in dietro per leggerlo di nuovo, come solo pochi libri sanno fare. Si, ve lo consiglio. Ed è per questo che esiste Dafne, giusto?
Colpa delle stelle
Autrice: John Green
Anno di pubblicazione: 10 gennaio 2012
Età adatta: dai 12 anni in su
Lunghezza: medio (356 pagine)
Casa editrice: Rizzoli Editore
Ben raccontato. Viene proprio voglia di leggerlo.