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  • Immagine del redattoreAlma R.

... E la vita appesa a un filo

L’età dei sogni è una storia vera e per questo accecante. Una storia di diritti violati e di voglia di combattere. Una storia che ti fa venire voglia di correre fuori, infischiartene delle nuvole che si annidano minacciose all’orizzonte e buttare fuori con un grido tutta la tua rabbia.

16 anni è, come racconta questo libro, l’età dei sogni. Ma quei sogni valgono davvero qualcosa, se andando a scuola devi evitare certe strade perché piene di gente che vuole ferirti, fisicamente e non? Valgono ancora qualcosa se in una scuola di 2500 ragazzi, 2499 ti chiamano “Sporca n*gra” e quell’unico che non lo fa viene preso di mira quanto te?

Questo si chiede Molly, quasi 16 anni nel 1957, pelle color del cioccolato e nessuna voglia di immischiarsi nella lotta per l’emancipazione dei neri.

Eppure, quando le propongono di entrare in un prestigioso liceo solo per bianchi, per un “esperimento di integrazione”, lei accetta.

Accetta, incurante degli insulti e delle minacce di morte.

Accetta, perché non ne può più di non poter parlare a un bianco, di non poterlo neppure guardare negli occhi, di subire prese in giro solo perché non ha boccoli biondi da bambolina, ma folti e nerissimi capelli crespi.

Accetta perché, come gli altri 8 ragazzi che si sono offerti, sogna un futuro migliore, un futuro in cui non c’è ragione per avere paura che uomini con cappucci bianchi diano fuoco alla tua casa.

Accetta, perché crede davvero che le cose possano cambiare.

E la storia di Molly, fatta di insulti, riunioni della NAACP, emarginazione e paura, si lega in modo inspiegabile a quella di Grace, fatta invece di vestiti nuovi, folle di amici adoranti ma soprattutto fatta di Sherwood Sanders (no, non ho idea del perché si chiami come la foresta di Robin Hood, se ve lo steste chiedendo), il bellissimo e altrettanto razzista fratello della migliore amica di Grace, Brook.

Grace ha sempre vissuto in un ambiente di segregazione, è stata legata con le catene dell’ignoranza da quando è nata, insomma ha sempre creduto che i neri fossero inferiori. Non si è mai posta domande, tanto a lei andava bene così.

Ma vedere Molly maltrattata da tutti e tutte, vederla arrivare a scuola scortata dai militari perché i segregazionisti non le facessero del male, ha fatto scattare qualcosa in lei.

Una scintilla rimasta nascosta, mascherata, per paura di rimanere sola.

Una forte, incontrollata, inaspettata voglia di rivoluzione.

Spero che non ce l’avrai con noi per aver creduto di potercela fare, per aver tentato di cambiare le cose. Per aver sognato di essere uguali. Mi permetto di abbracciarti. È facile, con la carta a separarci.
 

L'età dei sogni

Autrice: Annelise Heurtier

Anno di pubblicazione: marzo 2020

Età adatta: dai 13 anni

Lunghezza: corto (154 pagine)

Casa editrice: Gallucci

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