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  • Immagine del redattoreSara

Il bar della stazione

Le storie di quattro donne che vanno a intrecciarsi in un unico, intenso, travolgente film. Siete pront* ad assaggiare i Pomodori verdi fritti alla fermata del treno?

Evelyn: Io sono troppo giovane per essere vecchia e troppo vecchia per essere giovane.

Da dove comincio?

Dagli anni Settanta.

Evelyn è una casalinga molto insoddisfatta del suo matrimonio e, in generale, della sua vita. Per questo frequenta da anni corsi di salvataggio-di-coppia dove le vengono impartite lezioni su come risvegliare l'istinto sessuale in suo marito.

First reaction: shock.

Ma questi "corsi" non sembrano aiutarla in alcun modo. E in lei aumenta l'ansia, un'ansia che si tramuta in un grave disturbo alimentare. E ne esce per miracolo.

È quasi per caso, infatti, che incontra l'anziana Ninny in una casa di riposo. E finalmente trova qualcuno che l'ascolta. E qualcuno da ascoltare. Evelyn si ritroverà ad ascoltare le storie della vecchia, che parlano di passato, treni e pomodori verdi fritti.

E del grandissimo mistero che avvolse quel dopoguerra.

Il dopoguerra della Grande Guerra.

Il dopoguerra della Prima Guerra Mondiale.

Idgie: Se non sei un politico, allora sei un bugiardo di natura.

Idgie è una bambina ribelle che vive in una famiglia molto numerosa negli anni '20. Il suo fratello preferito si chiama Buddy, è molto più grande di lei e ha già una fidanzata, Ruth. Però un bel giorno Buddy muore. Di una morte orribile. Cinque mila pensieri, emozioni, storie e ideali schiacciati da un treno merci. E allora Idgie cambia faccia. Era sempre stata una "selvaggia", ma Buddy riusciva a domarla. Ora Buddy non c'è più. E Idgie è diventata una ribelle vera e propria. Però una ribelle buona: del tipo che ha sempre la risposta pronta, si ritiene alla pari di un uomo, gioca a poker, sputa per terra, ruba il cibo dai treni merci e lo distribuisce a chi ne ha bisogno, perché negli anni '30 (e spesso purtroppo succede anche ora) le differenze tra le classi sociali erano alte come l'Everest. Ho appena cercato su Google, sono 8.849 metri precisi.

Ninny: Non avrei paura della morte, se fossi in te: avrei più paura a guidare nel traffico nelle ore di punta.

La madre di Idgie è disperata, non sa come farla tornare in sé, anche se in fondo al cuore tutti sanno che Idgie è perfettamente sana di mente e partecipe delle sue azioni. Allora chiama Ruth, la solita Ruth che molti anni prima aveva assistito alla morte di Buddy. La religiosa Ruth, la perfetta Ruth, la graziosa Ruth, la bellissima Ruth. E per quanto possa sembrare strano, è qui che scatta il colpo di fulmine. Le due presto intrecceranno un'amicizia speciale. Ma poi Ruth si deve sposare. Con un uomo che non è esattamente l'emblema della giustizia, dell'onesta e della magnificenza dell'umanità. In poche parole, la picchia. E anche tanto. Ed è così che Idgie decide di salvare l'amica. E presto le due inizieranno una vita indipendente. Cosa molto strana, negli anni '30, per due donne. E c'è un'altra cosa assurda. Che loro trattano i "neri" alla pari. Li trattano da esseri umani. In poche parole, li fanno sedere al bar. E questo manda in bestia degli strani esseri bianchi fanatici incappucciati. Li chiamano Ku Klux Klan. Io li chiamo ennesimo-enorme-errore-dell'umanità. E con loro decine di persone che a seconda della tonalità di pelle giudicano un'essere umano si rivolteranno contro il Whistle Stop Café.

Ninny: È incredibile come un posto come quello, abbia visto intrecciarsi i destini di tante persone così diverse.

Ed è così che le due ragazze si ritroveranno a gestire un bar, alcune battaglie e tanti stereotipi, sviluppando allo stesso tempo un amore assurdo per i tempi. Ma non un amore per qualcun altro. Un amore tra loro due. Un amore tra due ragazze. Due ragazze lesbiche.


Questo film è molto commovente e forte. Uscito nel 1991, parla di tematiche attuali come il razzismo, la discriminazione, l'ignoranza, il femminismo e la lotta degli LGBTQ+, anche se questa arriva più come un messaggio tessuto sotto le note del film e non esplicitamente.

Anche se il titolo può non attirare troppo (Pomodori verdi fritti alla fermata del treno non so quanto sia invitante... 😅) vi assicuro che questo DVD (perché sì, se ve lo state chiedendo, l'ho guardato in DVD) racchiude un intero mondo all'interno, mondo che rimpiangerete di aver lasciato subito dopo i titoli di coda. Anche io all'inizio ero un po' titubante, la trama sul retro della cassetta diceva tipo "due generazioni di donne a confronto e bla bla bla" però alla fine del film un paio di lacrimucce sono scese anche a me... Ma non ditelo a nessuno, che io di solito non piango mai (se non per aver riso troppo 😂).

Idgie e Ruth ci insegneranno che solo combattendo per i propri ideali si può creare un mondo nuovo, senza stereotipi e pregiudizi, dove si può servire al tavolo un uomo dalla pelle scura senza preoccuparsi di essere sparati alle spalle, dove una donna può passeggiare da sola in minigonna senza temere di essere giudicata. Mi sono ritrovata molto nel personaggio di Idgie, ragazza forte, che decide di iniziare le sue battaglie da sola e le finisce con a fianco un'amica, che poi solo amica non è. Non smetterò mai di ripeterlo, ma questo film ci insegna a lottare, a prescindere dalla tua età, dal tuo sesso, dal tuo orientamento sessuale, dalla tua stabilità economica, dalla tua famiglia.

Questo film ci insegna a sognare.

A sognare in grande.

 

Pomodori verdi fritti alla fermata del treno

Registi: Jon Avnet

Data di uscita: 1991

Età adatta: per tutta la famiglia

Durata: lungo (2 ore e 17 minuti)

Lo trovi su: Youtube a pagamento

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